Oggigiorno avere una personalità e uno stile proprio è importante, in quanto viviamo in una società omologata che tende a leggere storie piuttosto che raccontarle. In un contesto del genere riuscire a differenziarsi è uno dei principali traguardi a cui un individuo aspira.
È per questo che, Napolitano Case, vi chiede di raccontargli chi siete e di condividere la VOSTRA storia.
Le domande che vi porgiamo sono: qual è il tuo stile? Quali sono i tuoi sogni? Chi sei tu? E invece la domanda che voi potreste fare a noi è: “perché scegliere uno stile riservato?”
Oggi risponderemo a questa domanda, analizzando diversi aspetti.
Innanzitutto, cos’è la riservatezza?
La riservatezza è una caratteristica peculiare di un individuo, che si riferisce al fatto di essere discreti e controllati nell’esprimersi e nel comportarsi. In generale, è un valore fondamentale nella vita di tutti i giorni; non dimentichiamoci che la riservatezza è un diritto ampiamente tutelato sia nella Costituzione che nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, oltre che in numerose leggi ordinarie. Insomma, il tema della riservatezza richiama davvero molta attenzione.
Godere di spazi riservati e della propria privacy senza interruzioni non ha prezzo.
Avere uno stile riservato significa, nella sostanza, riuscire a coniugare il proprio modo di essere con la riservatezza. La bellezza e il fascino che pervadono quegli spazi esclusivi, composti, personali, sono immensi e possono essere compresi solo da chi riesce ad andare oltre quello che è lo sfarzo e l’apparenza.
A questo punto, potremmo considerare la riservatezza anche sulla sfera psicologica e potrebbe quindi sorgere una curiosità: essere riservati è un difetto o un pregio?
Spesso ci troviamo davanti persone con un approccio apparentemente freddo e lo confondiamo con un atteggiamento altezzoso. In realtà, quando le persone riservate non partecipano più di tanto ad una conversazione, è perché, probabilmente, preferiscono osservare. Essere riservati non vuol dire necessariamente essere scostanti o, ancor peggio, snob.
All’interno delle mura domestiche, queste personalità tendono a ricercare sicuramente il bello ma privo di eccessi e hanno voglia di arredare casa con elementi ben selezionati e ponderati tra loro. All’esterno, invece, si preoccupano che il loro spazio privato sia protetto da sguardi indiscreti, facendo ricorso magari ad una barriera di vegetazione, che si integri con il contesto senza risultare invadente.
Insomma, amano sentirsi sicuri e desiderano proteggere la loro privacy.
Per individui con queste caratteristiche la casa deve essere accogliente ma pratica e funzionale. Prediligono uno stile minimal, cioè attento alla comodità ma senza elementi superflui. Un ambiente ben illuminato, un divano comodo ma di design, una libreria snella.
I “riservati” tenderanno quindi a scegliere la casa dei loro sogni facendo attenzione a dettagli importanti come: il bagno in camera, un patio riservato e centrale ed elementi non troppo lavorati.
Le persone riservate amano i loro spazi, ne sono straordinariamente gelosi, ed hanno una caratteristica interessante: sono in armonia con ciò che li circonda e, cosa non da poco, non dicono la loro su ogni argomento anche se, spesso, ne hanno un’idea più chiara di tanti altri.
Potremmo concludere dicendo che, in una società che promuove il carattere estroverso, la riservatezza è da considerarsi anch’essa un valore, non meno ammirevole, che richiede uno stile ben preciso, cucito su misura.